Mattarella: “Sarò allo stadio per gli Europei di Roma”
Una giornata storica per l’atletica italiana, impreziosita da un annuncio speciale in vista dei Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024: “Ci sarò naturalmente. Non so quante volte, spero di essere presente quantomeno all’apertura”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale la Nazionale italiana di atletica leggera vincitrice della Coppa Europa in Polonia e la Nazionale di pentathlon moderno, che si è laureata Campione del Mondo a squadre in Inghilterra.
“L’apprezzamento nei vostri confronti è molto grande perché trasmettete un messaggio di impegno, sacrificio e dedizione”, ha aggiunto Mattarella, complimentandosi con il capitano azzurro Gianmarco Tamberi e tutti gli atleti presenti.
“Oggi abbiamo appreso con gioia infinita ed estrema soddisfazione che il Presidente Mattarella vuole essere presente allo Stadio Olimpico già nel giorno dell’apertura degli Europei e cercherà di assistere alle gare dei nostri campioni quante più volte possibili” ha detto il Presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera e della Fondazione EuroRoma 2024 Stefano Mei.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi e il presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner, oltre al Segretario generale del Coni, Carlo Leonardo Mornati, e ai direttori tecnici e agli atleti delle due squadre.
“Queste due federazioni non erano mai state ricevute ‘da sole’ nella casa degli italiani: avviene perché c’è stata una incredibile e reiterata serie di successi. Nel 2024 avremo gli Europei in casa, dove ci auguriamo che lei possa onorarci con la sua presenza, e poi Parigi, dove confidiamo che ci faccia sentire la sua presenza, il suo affetto e la sua competenza, la sua passione per lo sport ma anche la condivisione di certi momenti” ha detto Malagò rivolgendosi a Mattarella.
“Rappresentare l’Italia è un onore, ma porta anche pressioni. E questa, troppa spesso accentuata, lede la parte più intima di noi. Chiedo che si riconosca la nostra umanità” il messaggio di Tamberi.