Massimo Stano
Ne sono passati di anni da quando, ancora piccolo, giocava con l’atletica nella sua Palo del Colle (Bari), prima nel mezzofondo e poi nella marcia, una specialità che in Puglia, nella sua terra, vanta una gloriosa tradizione e che un giorno gli presentarono così: ”È come quando sta partendo il bus, devi raggiungerlo ma non puoi correre, soltanto camminare in maniera molto veloce”. Da lì al record italiano (1h17:45) e al doppio oro globale la strada è stata lunga.
Manca un unico oro… un oro olimpico è per sempre. Anche un titolo mondiale lo è.
Se c’è un trionfo che manca a Massimo Stano è soltanto la medaglia d’oro ai Campionati Europei. Quale migliore scenario se non lo Stadio Olimpico, davanti al pubblico di casa, per provarci?
All’appuntamento di Roma 2024 ci arriverà a 32 anni, atleta ormai maturo, esperto.
Due giornate resteranno per sempre impresse nella memoria sportiva di Stano, seguito a Castelporziano, alle porte di Roma, da Patrizio Parcesepe, e a lungo compagno di allenamento dell’altra campionessa olimpica Antonella Palmisano.
La prima è il 5 agosto 2021, a Sapporo, sede delle prove su strada dei Giochi di Tokyo. Una progressione inarrestabile nel tratto finale della 20 km per piegare la resistenza dei due giapponesi Koki Ikeda e Toshikazu Yamanishi, rispettivamente argento e bronzo.
Anche l’anno dopo in Oregon, negli Stati Uniti, la sfida è con un giapponese, stavolta Masatora Kawano, in una distanza più lunga, la 35 km. E anche in questa occasione il marciatore italiano è scatenato nei chilometri finali quando assesta il cambio di ritmo che lo porta al titolo mondiale e al record europeo di 2h23:14. Ha nel mirino il podio agli Europei: fin qui ha raccolto il quarto posto a Berlino 2018 e l’ottavo a Monaco 2022.
Stano è un grande amante del Giappone e della sua cultura. Ha studiato la lingua, è un fedelissimo dei manga (One Piece su tutti) e alle Olimpiadi di Tokyo si è inchinato dopo il traguardo in segno di rispetto e amicizia verso i rivali giapponesi.
È papà della piccola Sophie, nata nel febbraio del 2021 dall’unione con l’ex mezzofondista e marciatrice Fatima Lotfi. Dopo ogni vittoria porta il pollice alla bocca per dedicarle il successo.
Per promuovere la marcia ha ideato il progetto The Walking Stano, un evento di solidarietà articolato su più tappe, in varie località d’Italia, invitando campioni nazionali e internazionali a marciare insieme agli appassionati.
Ne sono passati di anni da quando, ancora piccolo, giocava con l’atletica nella sua Palo del Colle (Bari), prima nel mezzofondo e poi nella marcia, una specialità che in Puglia, nella sua terra, vanta una gloriosa tradizione e che un giorno gli presentarono così: ”È come quando sta partendo il bus, devi raggiungerlo ma non puoi correre, soltanto camminare in maniera molto veloce”. Da lì al record italiano (1h17:45) e al doppio oro globale la strada è stata lunga.
Manca un unico oro… un oro olimpico è per sempre. Anche un titolo mondiale lo è.
Se c’è un trionfo che manca a Massimo Stano è soltanto la medaglia d’oro ai Campionati Europei. Quale migliore scenario se non lo Stadio Olimpico, davanti al pubblico di casa, per provarci?
All’appuntamento di Roma 2024 ci arriverà a 32 anni, atleta ormai maturo, esperto.
Due giornate resteranno per sempre impresse nella memoria sportiva di Stano, seguito a Castelporziano, alle porte di Roma, da Patrizio Parcesepe, e a lungo compagno di allenamento dell’altra campionessa olimpica Antonella Palmisano.
La prima è il 5 agosto 2021, a Sapporo, sede delle prove su strada dei Giochi di Tokyo. Una progressione inarrestabile nel tratto finale della 20 km per piegare la resistenza dei due giapponesi Koki Ikeda e Toshikazu Yamanishi, rispettivamente argento e bronzo.
Anche l’anno dopo in Oregon, negli Stati Uniti, la sfida è con un giapponese, stavolta Masatora Kawano, in una distanza più lunga, la 35 km. E anche in questa occasione il marciatore italiano è scatenato nei chilometri finali quando assesta il cambio di ritmo che lo porta al titolo mondiale e al record europeo di 2h23:14. Ha nel mirino il podio agli Europei: fin qui ha raccolto il quarto posto a Berlino 2018 e l’ottavo a Monaco 2022.
Stano è un grande amante del Giappone e della sua cultura. Ha studiato la lingua, è un fedelissimo dei manga (One Piece su tutti) e alle Olimpiadi di Tokyo si è inchinato dopo il traguardo in segno di rispetto e amicizia verso i rivali giapponesi.
È papà della piccola Sophie, nata nel febbraio del 2021 dall’unione con l’ex mezzofondista e marciatrice Fatima Lotfi. Dopo ogni vittoria porta il pollice alla bocca per dedicarle il successo.
Per promuovere la marcia ha ideato il progetto The Walking Stano, un evento di solidarietà articolato su più tappe, in varie località d’Italia, invitando campioni nazionali e internazionali a marciare insieme agli appassionati.