Salto con l'asta
Storia
Record
Curiosità
Storia
È una delle specialità in assoluto più tecniche dell’atletica leggera. Una sfida con l’asticella posizionata a cinque, sei, metri. Un’asta da imbucare all’interno di una cassetta al termine della rincorsa, e che restituisce l’energia necessaria per volare compiendo un’autentica acrobazia in aria. Bellissimo da vedere, difficilissimo da mettere in pratica, frutto di anni e anni di allenamento.
Ogni gara segue una specifica progressione, ovvero una serie di quote che segnano il percorso: si va alla misura successiva in caso di salto valido oppure quando si decide di ‘passare’ la quota, ma sempre restando nel limite dei tre tentativi a disposizione. Al terzo errore consecutivo (cioè se l’asticella cade per tre volte), è finita.
Record
Record dopo record, è diventato uno degli atleti simbolo del ‘circus’ mondiale: Armand Duplantis ha portato il primato del mondo a 6,23 nell’ultima gara della passata stagione a Eugene. È il suo settimo record, migliorato sempre di un centimetro: il primo nel 2020 a Torun (2017). Il limite al femminile è invece quello fissato da un altro mito della specialità come la russa Yelena Isinbayeva (5,06 nel 2009), autrice di un primato anche all’Olimpico di Roma, il 5,03 del Golden Gala 2008.
Leggendario Sergey Bubka: l’astista ucraino è stato campione del mondo per sei edizioni consecutive (1983-1997), ha conquistato il titolo olimpico a Seul, tre ori mondiali indoor, 35 primati mondiali e l’orgoglio di essere il primo uomo oltre i sei metri.
Curiosità
La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa deve essere di 40 metri e, dove le condizioni lo permettono, di 45 metri. L’asta, lunga oltre quattro metri e mezzo, può essere di fibra di carbonio o fibra di vetro.
Molti dei saltatori con l’asta sono ex ginnasti: la preparazione specifica per quella disciplina dà un contributo fondamentale alla fase aerea.
È una delle specialità in assoluto più tecniche dell’atletica leggera. Una sfida con l’asticella posizionata a cinque, sei, metri. Un’asta da imbucare all’interno di una cassetta al termine della rincorsa, e che restituisce l’energia necessaria per volare compiendo un’autentica acrobazia in aria. Bellissimo da vedere, difficilissimo da mettere in pratica, frutto di anni e anni di allenamento.
Ogni gara segue una specifica progressione, ovvero una serie di quote che segnano il percorso: si va alla misura successiva in caso di salto valido oppure quando si decide di ‘passare’ la quota, ma sempre restando nel limite dei tre tentativi a disposizione. Al terzo errore consecutivo (cioè se l’asticella cade per tre volte), è finita.
Record dopo record, è diventato uno degli atleti simbolo del ‘circus’ mondiale: Armand Duplantis ha portato il primato del mondo a 6,23 nell’ultima gara della passata stagione a Eugene. È il suo settimo record, migliorato sempre di un centimetro: il primo nel 2020 a Torun (2017). Il limite al femminile è invece quello fissato da un altro mito della specialità come la russa Yelena Isinbayeva (5,06 nel 2009), autrice di un primato anche all’Olimpico di Roma, il 5,03 del Golden Gala 2008.
Leggendario Sergey Bubka: l’astista ucraino è stato campione del mondo per sei edizioni consecutive (1983-1997), ha conquistato il titolo olimpico a Seul, tre ori mondiali indoor, 35 primati mondiali e l’orgoglio di essere il primo uomo oltre i sei metri.
La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa deve essere di 40 metri e, dove le condizioni lo permettono, di 45 metri. L’asta, lunga oltre quattro metri e mezzo, può essere di fibra di carbonio o fibra di vetro.
Molti dei saltatori con l’asta sono ex ginnasti: la preparazione specifica per quella disciplina dà un contributo fondamentale alla fase aerea.