Staffetta

È lo sport individuale per eccellenza che si trasforma in una questione di squadra. La staffetta esalta lo spirito di gruppo e l’unione delle forze per raggiungere un unico obiettivo. L’ultima arrivata nei programmi di Olimpiadi, Mondiali ed Europei è la staffetta 4×400 mista, con due uomini e due donne, alternati. Più tradizionali invece le 4×100 e 4×400, sempre quattro frazionisti.

Correre veloce, certo. Ma conta soprattutto far correre il testimone, ovvero il tubo circolare che gli atleti si passano di mano in mano nella zona-cambio (il tratto di pista in cui può avvenire il passaggio). Soprattutto per le staffette 4×100, la fluidità del cambio è fondamentale: se invece risulta ‘lungo’ o ‘schiacciato’ si rischia di perdere centesimi molto preziosi.

Il ciclone Bolt si è abbattuto anche sulla staffetta 4×100: 36.84 a Londra 2012 il record del mondo della Giamaica. Tra le donne il primato è invece statunitense (40.82), sempre nella stessa edizione dei Giochi. Più antichi i record delle 4×400: gli uomini degli Stati Uniti 2:54.29 a Stoccarda 1993, le donne russe 3:15.17 a Seul 1988. Nella staffetta mista l’attuale limite è il 3:08.80 degli Usa a Budapest 2023.

Il cambio fuori settore, il passaggio irregolare del testimone o l’invasione di corsia sono tra le possibile cause della squalifica.

Oltre alle staffette classiche, esistono altre distanze, non inserite nei programmi dei grandi eventi internazionali come 4×200, 4×800, 4×1500 oppure staffette a distanze variabili.